PHUKET di Martino e gli amici di Phuket
Definita "la Perla del Sud-Est Asiatico", Phuket si trova a 870km a sud di Bangkok ed è la più grande isola della Thailandia.
Alla fine degli anni '70, Phuket compariva negli itinerari dei saccopelisti che si accampavano nei bungalow dei pescatori o sulla spiaggia di Patong. Diffusasi la voce arrivarono presto i magnati del turismo che iniziarono a costruire strade asfaltate e resort di lusso a posto dei tradizionali bungalows.
Oggi l'isola sopravvive grazie alla produzione di caucciù ma sopratutto di turismo, che, negli ultimi anni, è divenuto appunto di massa. La conseguenza è la cementificazione senza sosta del territorio, non badando minimamente all'impatto ambientale e alle limitate risorse del territorio.
Per chi ha voglia di visitare "l'altra Phuket", può farlo ricercando, fuori dai centri urbani (magari affittando un proprio mezzo), veri angoli di paradiso naturale. Sopratutto l'entroterra offre paesaggi meravigliosi e foreste pluviali che si possono esplorare seguendo i sentieri, fino a raggiungere bellissime cascate, come quella di Tonsay.
Sull'isola è anche possibile organizzare trekking a dorso di elefante, visitare le piantagioni di caucciù, di cocco, di ananas e campi di riso nonchè organizzare escursioni nelle vicine isole di Phi Phi, Racha, Coral island, Phang Nga.
Il Parco Nazionale Marino di Haad Nai Yang offre spiaggie dalle acque cristalline ideali per le immersioni subacquee. La baia di Mai Khao ospita tra novembre e febbraio la deposizione delle uova delle tartarughe marine.
La cultura isolana fortunatamente è ancora intatta e per averne un’idea basta recarsi in centro dove è possibile scoprire le case in stile Sino-Portoghese e le case-museo.
Alla fine degli anni '70, Phuket compariva negli itinerari dei saccopelisti che si accampavano nei bungalow dei pescatori o sulla spiaggia di Patong. Diffusasi la voce arrivarono presto i magnati del turismo che iniziarono a costruire strade asfaltate e resort di lusso a posto dei tradizionali bungalows.
Oggi l'isola sopravvive grazie alla produzione di caucciù ma sopratutto di turismo, che, negli ultimi anni, è divenuto appunto di massa. La conseguenza è la cementificazione senza sosta del territorio, non badando minimamente all'impatto ambientale e alle limitate risorse del territorio.
Per chi ha voglia di visitare "l'altra Phuket", può farlo ricercando, fuori dai centri urbani (magari affittando un proprio mezzo), veri angoli di paradiso naturale. Sopratutto l'entroterra offre paesaggi meravigliosi e foreste pluviali che si possono esplorare seguendo i sentieri, fino a raggiungere bellissime cascate, come quella di Tonsay.
Sull'isola è anche possibile organizzare trekking a dorso di elefante, visitare le piantagioni di caucciù, di cocco, di ananas e campi di riso nonchè organizzare escursioni nelle vicine isole di Phi Phi, Racha, Coral island, Phang Nga.
Il Parco Nazionale Marino di Haad Nai Yang offre spiaggie dalle acque cristalline ideali per le immersioni subacquee. La baia di Mai Khao ospita tra novembre e febbraio la deposizione delle uova delle tartarughe marine.
La cultura isolana fortunatamente è ancora intatta e per averne un’idea basta recarsi in centro dove è possibile scoprire le case in stile Sino-Portoghese e le case-museo.
clicca sulle foto per ingrandirle
SONGKRAN festival
Il Songkran festival è il capodanno tradizionale thailandese e si celebra tutti gli anni il 13 aprile per tre giorni.
Il 13 aprile è il giorno del Maha Songkran, cioè il giorno che segna la fine dell'anno vecchio. Il 14 è il giorno del Wan Nao (il giorno di mezzo) mentre il 15 è il giorno Wan Thaloeng Sok, dove ha inizio il nuovo anno. In questi tre giorni tutte le persone delle aree rurali che vivono nelle città fanno ritorno a casa per celebrare il nuovo anno (Bangkok è praticamente deserta!).
Il Songkran festival è conosciuto anche come il festival dell'acqua in quanto i thailandesi credono che l'acqua lavi via la sfortuna. E' appunto l'acqua la vera protagonista e, dopo aver bagnato il buddha ed i monaci tutta (ma proprio tutta) la gente si diverte a tirarsi addosso secchiate di acqua!!
Il 13 aprile è il giorno del Maha Songkran, cioè il giorno che segna la fine dell'anno vecchio. Il 14 è il giorno del Wan Nao (il giorno di mezzo) mentre il 15 è il giorno Wan Thaloeng Sok, dove ha inizio il nuovo anno. In questi tre giorni tutte le persone delle aree rurali che vivono nelle città fanno ritorno a casa per celebrare il nuovo anno (Bangkok è praticamente deserta!).
Il Songkran festival è conosciuto anche come il festival dell'acqua in quanto i thailandesi credono che l'acqua lavi via la sfortuna. E' appunto l'acqua la vera protagonista e, dopo aver bagnato il buddha ed i monaci tutta (ma proprio tutta) la gente si diverte a tirarsi addosso secchiate di acqua!!
