Moto Club Amici di Phuket

motoclub

Nasce per passione e devozione verso le due ruote questa mia idea, per ora in fase "embrionale", ma se ci saranno consensi ed adesioni potremmo formare un grande gruppo con tanto di sede, magliette, tessere, ma soprattutto iniziative e tour atti a valorizzare le bellezze naturali di Phuket.

La mia idea è di creare un club di appassionati motociclisti ITALIANI in Phuket, residenti e non, anche semplici turisti.

Lo scopo è di diffondere la passione per le due ruote nell'isola di Phuket, che peraltro presenta già un numero notevole di appassionati ma con poca coesione tra di loro; il Motoclub Amici di Phuket vuole portare tutti questi motociclisti ad un'aggregazione più sentita e fattiva.
L'idea prevalentemente è di creare un settore mototuristico con organizzazioni e partecipazioni a motoraduni e viaggi, la promozione del motociclismo tra i turisti sensibilizzandoli ai pericoli della guida in Phuket.
Uniamo il maggior numero di appassionati motociclisti per mezzo di iniziative ed attività aggreganti nel più puro spirito turistico & sportivo ma anche conviviale, con cene molto gustose a base di cucina locale ed Italiana.

Per ora come detto è solo “un'idea”, fatemi sapere cosa ne pensate, e magari per cominciare nei prossimi mesi facciamo qualche bel Tour di Phuket.

Vedi foto Tiziano & Martino gita 350KM da Phuket a Phang-Nga del 12-06-2010

   
 

moto NEW Uscita del 20-06-2010

Naturalmente adesione al gruppo è FREE, solo passione allo stato puro. Se poi ci saranno "sviluppi" e spese per tessere, magliette, iniziative, vi farò sapere... Mandate una mail qui per i vostri commenti e suggerimenti, e per cominciare le adesioni al gruppo: info@amicidiphuket.it

Appena avremo raggiunto un numero considerevole di partecipanti elenco sarà presente qui sul sito, è possibile dare la prorpia adesione anche tramite facebook. Vi aspetto in tanti così programmare la prima uscita inaugurale.

Tipico associato del Motoclub Amici di Phuket

faceboo

Foto Facebook Amici di Phuket

Bike week 2010

Avventura “fai da te”

Che spettacolo Nai Thon Beach in low season

Moto Trip esplorando Phuket da Sud a Nord del'isola in moto

Statuto provvisorio:

Art. 1
Il motoclub “Amici di Phuket” è un associazione di appassionati di motociclismo con lo scopo primario del buon mangiare e del “vivere le bellezze naturalistiche di Phuket”. I luoghi ove gli iscritti dovranno prestar fede all’etica sociale dovranno essere raggiunti esclusivamente con mezzo motociclistico.

Art. 1-1 Per mezzo motociclistico si intende tutto quello che si muove con due ruote tramite un motore, tranne qui cessi di Scooter! Al rogo tutti quei “plasticoni senza marce”, emblema di una società motociclistica in crisi! Sono ben accette moto d'epoca, ed ogni sorta di elaborazione motoristica, scarichi aperti, carburatori, e tutto quello che fa casino. Se qualcuno si presenta con un Maxi Cesso Scooter come il Yamaha t-max la tanica della benzina è pronta per il falò!
Art.2
I soci sono tenuti a presenziare a tutte le gite e convocazioni in calendario.
I trasgressori saranno puniti dal consiglio direttivo con modalità da stabilirsi.
Art.3
Durante le convocazioni è obbligatorio discorrere per più del 50% del tempo totale a disposizione con argomentazioni di carattere motociclistico. Sono ben accette ampie conversazioni sui temi sportivi, (calcio escluso) gastronomico, enologico, e ginecologico. Politca sia Italiana che Thai argomento assolutamente vietato!
Art.4
Durante le gite è vietato investire vecchiette e/o bambini. Eventuali scivolate, e/o capottamenti vari sono tuttavia tollerati anche se caldamente scoraggiati. Per chi guida in forte stato d'ebbrezza saranno ritirate le chiavi della moto fino al “recupero delle facoltà”, per chi si droga è prevista la radiazione totale dal gruppo.
Art.5
Sede sociale del Club per ora è BAAN SS KATA dove c'è la macchina caffè Espresso migliore di Phuket. (Caffè Gratis per tutti) In futuro se le adesioni saranno alte troveremo una sede adatta per Mangiare, Bere, guardare le gare di moto GP in diretta Italiana, ecc...
Art.6
Cariche sociali:
Presidente Martino Martini (Suzuki Sv650 Targa 111 e molte altre...)
Vice presidente Ad honorem Tiziano Martini (6anni quasi 7, minimoto 2tempi)
Segretario Da definire
Consiglieri Da definire

Al rogo tutti gli scooter!

Progetti Futuri:

  1. Creazione di un gruppo di motoradunisti per scoprire il Sud della Thailandia con frequenti gite di più giorni.

  2. Sostegno ai motociclisti che hanno bisogno di elaborare o riparare il proprio mezzo tramite officine specializzate, che a Phuket è tutto dire! Assistenza in caso di cadute, incidenti, e varie sfighe con consulenza sul da farsi.

  3. Quando adesione al gruppo sarà alta troveremo una sede per vedere le gare di moto GP in ITALIANO, in questa sede sarà possibile parlare di moto, gnocca, mangiare e far casino come solo noi Italiani sappiamo fare. Eventuali presenze di persone di nazionalità diversa compresi i Thai anche se sono a casa loro devono avere invito, oppure essere accompagnati da un membro Italiano.

  4. Assistenza per i Turisti che vogliono scoprire Phuket in moto, dove eventualmente noleggiare il mezzo, cosa fare e non, informazioni sui percorsi migliori, ecc... Facciamo di Phuket un'isola da “vivere in moto”, e per moto vi ricordo NO SCOOTER, anche se per il turista è possibile una deroga su questo.

sicurezza

Altri spunti di questo articolo sono tratti dal testo "Ride Safe, suggerimenti per una guida sicura" del Principe Brutto, che invito a stampare ed a leggere con molta attenzione.

In questo link potete trovare il testo integrale, per guidare in maniera corretta, rispettosa e sicura; in questo modo, darete il vostro piccolo contributo, a cambiare non solo l'immagine del motociclista nell'opinione pubblica, ma anche a proporre un modello di sicurezza stradale diverso da quello dominante al momento.

Lavorare sulla mentalità della gente richiede tempo, ma è l'unico modo per cambiare le cose in maniera duratura.

Suggerimenti per una guida sicura

Andare in moto, è un modo di viaggiare gratificante nonché un'esperienza unica. La moto regala emozioni che pochi mezzi di trasporto possono eguagliare, se non a costi ben superiori. Una moto coinvolge in maniera diretta, totale ed immediata. Nell'osservare un motociclista esperto mentre affronta in scioltezza una serie di curve, non si può far a meno di ammirarne la perizia e riconoscere che tale guida, arriva molto vicina ad essere una forma d'arte. Ma come dietro al sorriso di un'artista sul palcoscenico, si nascondono anni di prove estenuanti, dietro la leggerezza di un motociclista provetto, si cela una realtà altrettanto irta di difficoltà. Per guidare bene una moto ci vuole mestiere e condurla con competenza, richiede molta pratica ed esperienza. Dulcis in fundo, andare in moto può nuocere gravemente alla salute, una diretta conseguenza di quella leggerezza ed essenzialità che ne fanno un mezzo così emozionante.

Per molti incidenti, le condizioni della strada o le manovre di altri veicoli sono spesso indicate come circostanze al di fuori del proprio controllo, e considerate come tali senza alcuna critica. È invece importante accettare che, tranne in casi eccezionali, le cause scatenanti di un incidente sono sempre sotto il proprio controllo, e che le occorenze liquidate come "imprevisti", sono spesso frutto di errori di valutazione. Tra gli obbiettivi di un sistema di guida sicura, c'è quello di fornire gli strumenti per minimizzare le sorprese ed arrivare alle proprie decisioni di guida, in maniera affidabile e non casuale. Accettare il fatto che in (quasi) ogni incidente si ha una porzione di responsabilità è difficile, ma costituisce un passo importante.

Un'altra forma di sicurezza attiva sono le gomme

Oggi, buona parte dei motociclisti cerca dalla propria moto velocità e prestazioni "limite", trascurando l’aspetto più importante della sicurezza attiva: le gomme, unico punto di congiunzione tra la ricca cavalleria del motore e la strada, elemento che non deve essere mai trascurato o preso poco in considerazione. La tecnologia adottata sulle moto, da qualche anno ha fatto passi da gigante: ormai non fa più impressione vedere girare per strada “bolidi” uguali a quelli utilizzati da Valentino Rossi o Loris Capirossi in MOTO GP! Le moto del nuovo millennio sono concepite e costruite per regalare al pilota, il puro piacere di guida e la sicurezza in tutte le condizioni. Una volta 100 cavalli per una 600 cc sembravano quasi impossibili, mentre adesso sono facilissimi da trovare in qualsiasi moto. Pertanto è molto importante non trascurare la tenuta di strada e quindi le gomme.

Come distinguere una gomma USURATA da una INVECCHIATA?
La gomma usurata, come dice la stessa parola, è facilmente riconoscibile, perché caratterizzata da un evidente stato di usura del battistrada o da sfaldamenti dovuti al chattering della moto, ovvero le oscillazioni rapide della sospensione, che si comprime e si estende in maniera ciclica quando la moto è inclinata; ovviamente questo è un fenomeno che si manifesta solo alle alte velocità. Guidare con una gomma in questo stato può essere molto pericoloso, perché limita la sicurezza della moto, sia in condizioni di bagnato che di asciutto. Neanche l'ABSpotrà esservi di aiuto con queste gomme.

Gomma invecchiata
Una gomma invecchiata, è più difficilmente riconoscibile rispetto ad una usurata. Questo perché la gomma sembra ancora buona, come appena acquistata, ma in realtà nasconde delle insidie che il motociclista esperto avverte, ma il guidatore comune potrebbe sottovalutare. Per riconoscere quindi una gomma invecchiata, bisogna analizzare il comportamento della moto su strada. Se questa tende a perdere facilmente aderenza o slittare in accelerazione, allora è probabile che la gomma sia da cambiare. Ma per esserne certi bisogna guardarla da vicino: se si presenta crepata e molto dura, anche dopo numerosi chilometri (quindi non va in temperatura), allora è davvero arrivato il momento di sostituirla.

Quant'è la vita media di una Gomma?
Le gomme dopo un certo periodo, che può andare da 7 mesi ad un anno e mezzo (dipende dal tipo di mescola), si induriscono o "cristallizzano"(fenomeno che si manifesta quando le gomme subiscono ripetutamente shock termici) e così facendo perdono quella che è la loro elasticità meccanica, fondamentale per una buona tenuta di strada. Quantizzando in chilometri, sarebbe bene non superare i 6/7mila chilometri per le moto sportive, mentre per gli scooter si può tirare avanti sino ad un massimo di 12mila.
Fonte: SicurMoto.it

Sicurezza passiva
La sicurezza passiva entra in gioco, quando tutti i dispositivi che abbiamo citato nel precedente capitolo, non sono stati sufficienti ad evitare situazioni potenzialmente pericolose o, addirittura, un urto violento. A questo punto agiscono gli apparati ed i sistemi di sicurezza passivi.

Sicurezza passiva (abbigliamento tecnico)
Usare l'abbigliamento giusto, ci permette di guidare in tutta sicurezza e goderci appieno le nostre amate due ruote. Qui una recensione sui prodotti migliori ed i loro prezzi di mercato. È passivo quel sistema che protegge il centauro in caso di incidente.

Vediamo nello specifico l'abbigliamento tecnico:

Casco
L'utilizzo del casco è sempre stato oggetto di grandi discussioni e di battaglie a suon di nuovi articoli del CdS. Finalmente, sembra che la cultura stia cambiando e sempre più persone lo indossano regolarmente. Tuttavia, visti anche i dati istat sugli incidenti stradali, che nell'anno 2005 hanno causato il decesso di numerosissime vittime, è bene ricordare a tutti che, solo l'uso di un casco omologato, può davvero salvare una vita. Al fine di evitare spiacevoli conseguenze in caso di incidente, il casco viene sempre in nostro aiuto. Quando scegliete un casco assicuratevi di seguire alcune piccole regole che vi aiuteranno all'acquisto; ma vediamo assieme come orientarci.

Occhio a come calza ed al cinturino!
Assicurarsi innanzitutto che il casco calzi in maniera perfetta e confortevole, senza risultare troppo largo, ma di contro non impressionatevi se vi sembrerà stretto, perché dopo qualche tempo l'imbottitura si modellerà al vostro viso (per questo motivo... il proprio casco, non va fatto indossare a nessun altro). Un casco perfettamente aderente, eviterà di oscillare o muoversi una volta in moto, garantendo un perfetto funzionamento anche in caso di impatto. Tenete il casco indossato dal vostro rivenditore per qualche minuto, se avvertite fastidiose pressioni al volto o alla nuca, evidentemente la misura o il modello non è quello che fa per voi. Particolare attenzione al cinturino, che deve essere di buona fattura. Se presenta l'attacco a sgancio rapido, assicuratevi che questo sia agevolmente azionabile in qualsiasi situazione. Infine controllate che una volta indossato, il casco vi permetta di percepire i rumori esterni, come il clacson delle auto o frenate improvvise, e che non limiti la visuale di ciò che vi circonda. Ricordatevi che anche i caschi migliori hanno una vita limitata, oltre la quale sarebbe bene sostituirli, pertanto 2/3 anni di utilizzo giornaliero sono più che sufficienti.
Ricordate sempre che in caso di impatto il casco non si deve muovere.

Giubbotto Tecnico
C'è solo l'imbarazzo della scelta per quanto riguarda i giubbotti da moto, si va da quelli in pelle, a quelli più tecnici in materiali compositi ad altissima resistenza. Tutti i modelli sono studiati e progettati per regalare al centauro la massima sicurezza in caso di caduta, un ottimo confort d'utilizzo ed una buona protezione dagli agenti atmosferici. La tecnologia delle gare, viene ormai abitualmente portata nell'uso giornaliero per venire incontro al motociclista più esigente.

Ad ogni Motociclista il suo giubbotto

Giubbotti in pelle
: ottimi in qualsiasi stagione specialmente se sfoderabili, rappresentano spesso la scelta ideale per chi possiede una moto stradale, garantendo un'ottima aderenza al corpo, evitando così fastidiose turbolenze, anche alle alte velocità, a tutto vantaggio del confort di guida. Un aspetto positivo della pelle, è che si adatta perfettamente alla corporatura di ogni pilota, in quanto sufficientemente elastica; di contro, però, questi giubbini proteggono poco dal freddo ed hanno una impermeabilità limitata. Equipaggiati con protezioni quasi indistruttibili prodotte in KEVLAR o TITANIO, i giubbotti in pelle si piazzano nel gradino più alto della scala dei giubbotti più sicuri.

Giubbotti in tessuto: anche in questo campo sono stati fatti passi da gigante, i tessuti che vengono utilizzati hanno raggiunto altissimi livelli di robustezza paragonabili ai giubbotti in pelle. I materiali più usati per creare questi giubbotti sono la CORDURA ed il GORE TEX, ambedue ottenuti dalla lavorazione di particolari polimeri che garantiscono un'ottima resistenza alle abrasioni, leggerezza e una facilità di manutenzione. Questi materiali sono stati studiati, per rimanere asciutti anche se esposti al nubifragio più violento e anche se si dovessero presentare apparentemente bagnati, questi si asciugano in pochissimo tempo (in realtà ciò vale per i capi in GoreTex in quanto quelli in cordura, benchè possano presentare un trattamento impermeabilizzante, difficilmente riescono ad evitare di bagnarsi, se si guida a lungo sotto la pioggia). Sui giubbotti di buona qualità anche le tasche esterne sono impermeabili, garantendo così di mantenere asciutti cellulare e portafogli pur tenendoli a portata di mano.

Un altro vantaggio di questi tessuti è la comodità e la vestibilità, ciò significa che potrete indossare questi giubbotti, anche una volta scesi dalla moto. Ovviamente anche su questi modelli non mancano le protezioni per spalle e schiena, disegnate appositamente per aderire perfettamente al corpo e per regalare al motociclista confort e sicurezza. Per quanto riguarda colorazioni e modelli, c'è solo l'imbarazzo della scelta, in più il rapporto qualità/prezzo è sempre favorevole, l'importante è scegliere il prodotto giusto che viene incontro alle vostre esigenze.
Fonte: Sicurmoto.it

Guanti
Guidare senza un adeguata copertura alle mani, diventa spesso problematico e chi la moto la usa 365 giorni l'anno, conosce bene l'importanza di questo accessorio. Le aziende produttrici, hanno dato libero sfogo alla fantasia creando guanti pensati per il confort e la sicurezza del centauro, in qualsiasi condizione meteorologica. La tecnologia maturata nei campi di gara, viene ormai abitualmente adoperata nell'uso quotidiano per far fronte alle maggiori richieste dei motociclisti. Per prevenire fastidiose abrasioni alle mani in caso di scivolate, sarebbe bene indossare sempre guanti con protezioni su nocche e polsi, questi offrono una protezione ottimale non rinunciando però al confort.

Ovviamente sul mercato esistono molti modelli, da quelli in fibra di carbonio a quelli in Kevlar, dal rapporto qualità/prezzo molto interessante.
Fonte: Sicurmoto.it

Tuta intera o divisibile?

Tuta intera: studiata per garantire la massima sicurezza in pista, è dotata di protezioni in materiale termocomposito per spalle, gomiti e ginocchia. Le tute sono altamente resistenti agli urti e alle abrasioni. Nei prodotti di qualità superiore, non è difficile trovare inserti in carbonio o titanio, che garantiscono sicurezza e solidità. Tanto sicura e comoda in sella alla moto, quanto limitante nei movimenti e scomoda una volta scesi. Ma ovviamente questa è realizzata per un uso prettamente "pistaiolo", anche se non è difficile vedere qualcuno che la indossa per la gita domenicale.

Tuta divisibile: come quella intera, anche questa tuta è studiata per la pista e per offrire massima sicurezza al centauro, ma nello stesso tempo pensata per regalare un po' di confort una volta scesi dalla moto. L'ideale per tutti coloro che non vogliono rinunciare alla sicurezza pur non sacrificando il confort. Il suo utilizzo è molto semplice, basta sganciare la cerniera che c'è tra la vita del pantalone e la parte inferiore del giubbotto, in un attimo vi ritroverete come se indossaste due indumenti separati.

Tra l'altro, dal punto di vista economico queste offrono un buon compromesso, accontentando così su due fronti i motociclisti più esigenti.
Fonte: Sicurmoto.it

Scarpe tecniche da moto
Le calzature in moto sono importanti al pari di quanto finora descritto. Per evitare di ripetere cose già scritte vi rimando al link di un articolo ben scritto da michelevalente.

Consigli su stivali per moto - stradale, sportivi o da turismo.

Ho appositamente voluto lasciare per ultimo, ma non meno importante nella sicurezza passiva, l'uso di un paraschiena omologato. Vi rimando a un mio articolo di qualche tempo fa:
Sicurezza Abbigliamento: Il Paraschiena

Come motociclisti, quindi membri di una comunità particolarmente sotto tiro, tenete conto che ogni volta che salite in sella, diventate ambasciatori dell'intera categoria. La vostra condotta di guida è osservata e valutata, da ogni altro utente della strada ed è quindi essenziale che utilizziate le vostre capacità critiche, per guidare in maniera corretta, rispettosa e sicura. In questo modo darete il vostro piccolo contributo a cambiare, non solo l'immagine del motociclista nell'opinione pubblica, ma anche a proporre un modello di sicurezza stradale, diverso da quello dominante al momento. Lavorare sulla mentalità della gente richiede tempo, ma è l'unico modo per cambiare le cose in maniera duratura.

Motoclub Amici di Phuket, evitiamo scene di Farang idioti come questo sulle strade dell'isola!

caduta